LA PRIMA CARDIOCAPSULA ARRIVA IN CAMPANIA:
Presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno sono stati eseguiti i primi tre impianti
del rivoluzionario pacemaker MICRA™
Milano, 26 ottobre 2015 – Il pacemaker più piccolo del mondo arriva in Campania. Sono stati effettuati lunedì 26 ottobre, per la prima volta, presso il Presidio Ospedaliero “Pineta Grande” di Castel Volturno, dai Dottori Stefano Nardi e Luigi Argenziano, i primi tre impianti con tecnica mini-invasiva, del sistema di stimolazione intracardiaco transcatere Micra Transcatheter Pacing System (TPS) di Medtronic. I dispositivi sono stati applicati a soggetti affetti da episodi sincopali ricorrenti secondari alla presenza di fibrillazione atriale condotta ai ventricoli ad una frequenza particolarmente bassa (inferiore a 30 pulsazioni al minuto) per la concomitante presenza di una patologia del nodo atrio-ventricolare.
“Siamo felici di poter annunciare che i primi tre impianti di questo particolare sistema di stimolazione cardiaca, eseguiti con il rivoluzionario sistema Micra, si sono conclusi con successo. - Afferma il Dottor Stefano Nardi, Responsabile del “Centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia Cardiaca” del Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta) – Grazie alle sue caratteristiche peculiari, abbiamo provveduto ad impiantare questo particolare pacemaker direttamente all’interno della cavità toracica dei pazienti, ancorando il dispositivo nella regione apicale del ventricolo destro grazie a piccoli ganci appositamente progettati. A differenza delle tradizionali procedure di applicazione di un pacemaker, quella del Micra TPS, in virtù delle dimensioni estremamente ridotte (2 grammi di peso e circa 2 cm di grandezza) ed alla tipologia di ancoraggio, non necessita di alcun filo o elettro-catetere di connessione ed inoltre non richiede incisioni nel torace né la creazione di una tasca in sede sottocutanea, eliminando, così il rischio di potenziali complicanze, soprattutto quelle infettive.”
In Campania sono migliaia le persone che ogni anno sono costrette a ricorrere all’impianto di un pacemaker per ripristinare un ritmo cardiaco adeguato e compatibile con la vita, e questo perché sia la prevalenza che l’incidenza delle “malattie elettriche del cuore” sono in costante aumento, tendendo a crescere in maniera esponenziale con l’aumentare dell’età. (si ricorda che la frequenza cardiaca normale è compresa tra i 60 ed i 100 bpm).
“I sintomi più comuni di questa patologia sono generalmente caratterizzati dalla presenza di vertigini, stanchezza, mancanza di respiro e svenimenti. – prosegue il Dott. Luigi Argenziano – Nei pazienti in cui la bradicardia è provocata da un’anomalia del sistema elettrico del cuore, il trattamento standard consiste nell’impianto di un pacemaker, e il Micra è una delle soluzioni possibili, perché è in grado di ripristinare il normale ritmo cardiaco mediante il costante invio di impulsi elettrici che permettono di ristabilire la giusta frequenza cardiaca”.
Il dispositivo ha ricevuto il Marchio CE lo scorso aprile, sulla base dei risultati dei primi 60 pazienti arruolati nello studio clinico mondiale Micra™ Transcatheter Pacing Study, a distanza dei primi tre mesi dall’impianto. Lo studio, multicentrico, a singolo braccio, procede per completare il follow up con il coinvolgimento di 700 pazienti in 56 centri di 19 Paesi. Durante il 36° Annual Scienfic Session della Heart Rhythm Society svoltosi lo scorso maggio, sono stati presentati i risultati relativi a 140 pazienti, che hanno dimostrato il successo della proceduta nel 100% dei casi. Non si sono verificati episodi di infezione o eventi che abbiano richiesto un nuovo intervento. In tutte le visite di follow up dei pazienti (1-3 mesi), poi, i valori della stimolazione elettrica rientravano nei parametri previsti. I soggetti coinvolti coprivano un’ampia gamma di “profili”, dal punto di vista dell’età (da 21 a 94 anni), del peso corporeo (da 41 a 148 Kg), delle comorbilità (BPCO, ipertensione polmonare).
Micra™ TPS è uno dei segni tangibili dell’impegno profuso da Medtronic nell’innovazione tecnologica, mirata soprattutto alla miniaturizzazione dei dispositivi cardiaci impiantabili, che comporta notevoli vantaggi e benefici per il paziente. Elemento molto importante, se consideriamo le dimensioni del numero di device cardiaci impiantabili: nel 2014, in Italia, sono stati impiantati, infatti, circa 89.500 dispositivi cardiaci, di cui, 63.440 pacemaker per la bradicardia, circa 2.000 per la resincronizzazione cardiaca (nello scompenso cardiaco) e oltre 24.000 defibrillatori impiantabili.